L’intervento di Marco De Angelis

Convegno SIOT 2013

Padova, 24/10/2013

Marco De Angelis, docente dell’Università dell’Aquila, in occasione del convegno “Movimento e cervello” ha affrontato i temi del movimento e dell’apprendimento fornendo degli spunti interessanti sulla natura primordiale dell’uomo.

“…All’uomo serve il movimento. E’ importante distinguere il movimento inteso come physical activity dall’azione che genera apprendimento. L’apprendimento è diverso dall’attività fisica intesa come la mezz’ora di cyclette tutti i giorni.

I bambini apprendono facendo attività fisica (intesa come gioco) perché c’è la necessità di osservare a 360°; sono animali in un ambiente che può essere ricco d’informazioni positive e negative ed in questo confronto con l’ambiente e con i simili che si attivano le possibilità di apprendere.

Nelle discipline sportive è importante imitare, riprodurre il gesto. Ma è ancora meglio se si hanno dei compiti da svolgere che possono essere sicuri, tranquilli e allo stesso tempo attivanti. Ad esempio attraversare un ponte sospeso è un’attività fisica legata al reggersi; è sicura ma il cervello non è sicurissimo e questo velocizza l’apprendimento. E’ un’attivazione che facendo la cyclette non si ha. Quindi lo scopo di una attività è fondamentale perché attiva il cervello e quindi l’apprendimento.

L’azione è fondamentale per apprendere. Azione e movimento nascono insieme e crescono insieme… […]”. 

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